“Caro Babbo Natale” – Passione motori
“Caro Babbo Natale,
Prima di iniziare ad elencarti i regali che vorrei, ci terrei a farti una premessa: la mia mamma mi dice sempre che sono bello e monello, a volte proprio un monellaccio, ma ti assicuro che non è così. Io faccio qualche dispettuccio a mamma e papà, ma loro non sanno che li faccio perché li vedo così poco che quando sto con loro ogni pretesto è buono per giocare.
Quindi sii buono, non voglio il carbone sotto l’albero, vorrei solo tante “brum brum” (=macchinine), tanti “tuff tuff” (=trenini) e ovviamente tante piste per farci correre sopra “sars” (=Cars) e i suoi amici e Thomas, Toby, Percy…Grazie Babbo,
Ti voglio tanto bene,
Alessandro”
Questa tendenzialmente dovrebbe essere la traduzione della letterina a Babbo Natale di mio figlio e devo ammettere che ha realmente le idee chiare e una passione sfrenata per tutti i mezzi di locomozione. La sua è una vera e propria fissazione, ogni volta che parcheggio la macchina vuole mettersi al posto di guida e fa finta di guidare, cambiare le marce. Mentre siamo per strada mi dice quando il semaforo è verde e posso andare oppure quando è rosso e devo fermarmi. Senza contare le volte che mi capita di frenare un po’ bruscamente e da dietro arriva la sua vocina tipo grillo parlante “Mamma, ehi, attenta!”
Ancora non sa, però, che Babbo Natale di mamma e papà sará ancora più generoso e ha già preparato una splendida sorpresa da mettere sotto l’albero la notte di Natale. Non una semplice macchinina con cui giocare, ma un vero e proprio simulatore, il simulatore di guida Chicco – Fiat 500.
Già mi immagino la felicità: leva del cambio e pedaliera come una vera auto, il volante è elettronico e pieno di tastini, da lì si può scegliere una pista animata a due velocità, effetti luminosi e suoni della strada come ambulanza, polizia e pompieri, ovviamente non manca il clacson. Il seggiolino e il volante sono regolabili ciò significa che potrà usarlo all’infinito (o quasi).
Sono certa che impazzirà, tanto più che mia suocera mi ha raccontato che anche il suo papà da piccolino ne aveva proprio uno uguale della Chicco e che è stato uno dei suoi giochi preferiti: ci ha giocato davvero all’infinito, o quantomeno fino a che è riuscito ad infilarcisi.
Ora non mi resta altro che nasconderlo per bene in attesa di vedere i suoi occhi spalancati e meravigliati alla vista del regalo più bello che potessimo fargli!
(Post in collaborazione con Chicco)