Come possiamo superare le difficoltà? – La resilienza
In questo articolo ho deciso di parlare di un tema di cui si sente molto parlare negli ultimi tempi e che viene visto come essenziale per la propria crescita personale e per imparare ad affrontare la vita: la resilienza.
Che cos’è la resilienza?
“La resilienza è la capacità di adattarsi e apprendere e superare indenni le avversità.”
Cosi la definisce Pietro Trabucchi, uno psicologo che da anni si occupa di questo tema.
Tutti nel corso della vita si trovano ad affrontare delle difficoltà: alcuni ne restano schiacciati mentre altri ne escono ancora più forti e rafforzati. Ma perché questo succede? Per trovare una risposta possiamo scomodare Epitteto, filosofo stoico del 1 secolo:
“La gente non è disturbata dalle cose in sé, ma dall’opinione che ha delle cose”.
Quindi potremmo dire che è il punto di vista che assumiamo a rendere una situazione più piacevole o spiacevole per noi. Non è tanto l’evento in sé, ma il significato che gli diamo o i pensieri e le emozioni ad esso associati a rendere un evento più o meno difficile da superare.
Quando ci troviamo di fronte ad una situazione spiacevole, entrano in gioco diversi fattori protettivi:
- Risorse interne: ad esempio, il temperamento, la stima di sé, la capacità di comunicare e soprattutto la capacità di chiedere aiuto.
- Risorse familiari: i legami affettivi, le relazioni all’interno della famiglia.
- Risorse extrafamiliari: gli amici o persone significative ben disposte a stare vicino.
E come possiamo fare a superare una situazione spiacevole?
Tutto parte dal nostro pensiero: una prima cosa da tenere in considerazione è quanto ci pensiamo in grado di superarla.
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Una buona consapevolezza di noi e delle nostre risorse ci permette di sentirci e vederci in grado di superare le avversità.
C’è una bellissima immagine che voglio associare alla resilienza: un albero piegato dal vento che però non si spezza. La resilienza è proprio questo. Le avversità ci cambiano, ci mettono alla prova ma non devono spezzarci.
Prima ho scritto che un aspetto importante è la capacità di chiedere aiuto.
Sembra banale, ma questo è il primo passo, a volte, per uscire da una situazione di difficoltà. E purtroppo è anche il passo più difficile. Per molte persone, e soprattutto per molte donne, è inculcato il senso del dovere “devo farcela da sola”, “non devo chiedere aiuto”, “chissà cosa pensano se chiedo aiuto” ecc…
Diventa un limite e un motivo di fatica:
imparare a chiedere aiuto non è sintomo di debolezza, ma al contrario è segno di consapevolezza e di forza.
Vi consiglio la lettura di un libro molto interessante su questo tema: Option B. Affrontare le difficoltà, costruire la resilienza e ritrovare la gioia. Di Sheryl Sandberg.
Dal libro:
Dopo l’improvvisa morte del marito, Sheryl Sandberg era certa che lei e i suoi figli non avrebbero più potuto trovare la vera gioia. “Ero come sospesa nel vuoto” scrive, “un immenso buco nero che ti riempie il cuore e i polmoni, che limita la tua capacità di pensare e ti impedisce persino di respirare”. Poi il suo amico Adam Grant, psicologo e docente alla Wharton Business School dell’Università di Pennsylvania, le disse che esistono azioni concrete che una persona può intraprendere per guarire e riprendersi anche dalle esperienze più devastanti. Non siamo nati con una quantità fissa di resilienza. La resilienza è un muscolo, che ciascuno di noi può costruire e allenare.
Tutto questo per dire che è importante:
- imparare a credere nelle proprie risorse interne
- chiedere aiuto quando si è in difficoltà
Psicoterapeuta cognitivista