Cosa indossare a novembre?
Cosa indossare a novembre? Adesso ve lo dico io, parola di commessa!
Ci sono giorni in cui ti senti Novembre. E Novembre non piace quasi mai, quasi a nessuno.
Cambia l’ora e ci tolgono un’ora di luce, esci dal lavoro ed è buio, fa freddo e non possiamo più rimandare il cambio armadio. Novembre ci regala tramonti bruttini, un sacco di pioggia, l’ombrello quando serve non si apre mai e la metro è umida.
Se è il tuo compleanno ti dà fastidio perché hai un anno in più sulla faccia, se non è manco il tuo compleanno allora è un mese inutile e basta.
Novembre sta in mezzo tra i meravigliosi colori di Ottobre e le scintille di Dicembre, dove tutto si accende e tutto è vestito a festa (persino il cane). Ottobre tra l’altro ultimamente ha la tendenza ad essere più bello di maggio e Dicembre va beh, nemmeno a dirlo, è il privilegiato di default.
Le luci di Natale a Novembre stanno in cantina, impolverate sugli scaffali, spente. E certi giorni ci sentiamo proprio così.
Poi ci sono giorni in cui sentiamo addosso quella roba incredibile della prima volta che ci mettiamo a piedi nudi sulla sabbia dopo l’inverno che non finisce mai. Giorni in cui siamo felici come quando le scarpe che volevi a tutti i costi sono scontate al 50% ed è rimasto proprio il tuo numero.
Ci svegliamo e con un balzo usiamo una mano per accendere la caffettiera e con l’altra mettiamo avanti pranzo e cena, ci mettiamo stoiche un tacco 10, pronte a svettare per tutta a giornata, facciamo lo slalom come lo faceva Alberto Tomba tra gli appuntamenti le scadenze i bambini che non si vogliono vestire, l’asilo, la coda al semaforo, la collega acida.
E’ la vita ed è fatta così: giorni in cui ti piaci e giorni in cui non piaci quasi a nessuno, in primis a te stessa.
Cosa indossare a novembre?
E allora il nostro armadio deve essere a prova di Novembre grigio e umido e a prova di Giugno colorato e con il vento in poppa. Un armadio deve saper parare i colpi degli sbalzi d’umore di una donna. Ditemi che anche voi una mattina mordete e quella dopo invece vi svegliate cantando con topini e uccellini come faceva Cenerentola.
Comunque sia: armadio, sei pronto?
Cosa indossare a novembre nei giorni di malumore
Cosa indossare a novembre nei giorni di malumore, quando suona la sveglia ed è lunedì avresti soltanto voglia fosse sabato? Infilati i tuoi stivali più comodi, ma proprio quelli comodi come le pantofole, con la pelliccia fuffolosa dentro che ti coccola e i colori che si abbinano a tutto (così ti tolgono lo sbattimento di pensare anche agli abbinamenti). Mixa un paio di leggings senza bottone che stringe in vita e una colazione al bar, con la tua brioche preferita da affondare nel cappuccino. Il cappuccino col cacao sopra, ovvio.
E quando ti senti Wonder Woman scansate?
Ecco che invece, nei giorni in cui Wonder Woman scansate che passo io, ci vuole lo stivale rock.
Gambale alto ma non troppo che dopo come fai a fare il doppio carpiato per prendere la metro e che sia in vera pelle, perché quelli finti di cartone alla prima pozzanghera poi vedi come ti tramutano in un attimo da Wonder Woman in Maleficent in tutta la sua rabbia incendiaria.
Il consiglio per la donna supersonica che deve avere le mani libere
Per restare in tema donna supersonica che non ha tempo di avere le mani occupate, vi consiglio anche questo zaino per le giornate in cui decidete di preparare le tagliatelle di Nonna Pina dopo aver partecipato ad un corso di mindfulness e a uno di ukulele nella pausa pranzo:
lo zaino ci consente le mani libere che hanno anche una importante funzione termica in quei giorni che soffia un vento catabatico e siete a piedi impalate davanti a un semaforo rosso (frequentatrici della stazione di Bologna, momento solidarietà per voi: ma che vento soffia la mattina davanti a quella stazione in attesa del semaforo che ci mette un buon quarto d’ora a diventare verde?).
Uno zaino con le borchie nell’armadio lo avrei in ogni caso, perché quando vi svegliate con le pile scariche e decidete di uscire in pigiama, la borchia dà sempre quel tocco di stile nonostante tutto (e nonostante il pigiama).
Cosa indossare a novembre quando vorresti stare solo in pigiama
A proposito di pigiama. questo look sarebbe proprio il suo equivalente stiloso e dignitoso. Perché ok, il pigiama ve lo concedo per andare ad aprire al corriere e posso anche concedervelo per andare a portare il cane in passeggiata (io ho certi outfit paurosi la mattina quando esco col cane. Spero sempre di non incontrare mai nessuno e invece incontro sempre tutti).
Questo è un pantalone della tuta che ha dettagli chicchettosi, li vedete? Se non li vedete ve li racconto io e se mai mi scrivete (su Instagram mi trovate come mariapaolag_boutique) e ve lo mostro bene bene il pantalone, perché merita. Ha delle borchie iper chic bianco perla e i lati profilati di un delicato pizzo bianco. Non certi merletti che vedevi a casa della nonna come arazzi e ora ce li ritroviamo sui jeans, no, una robetta delicata e indolore che rende questo pantalone portabile ovunque, anche con Saturno Contro s’abbina bene.
E chi l’ha detto che sopra a un pantalone della tuta per forza ci vada una felpa? Questo maglioncino morbido effetto pelliccia qui lo trovo perfetto, come la salsiccia sulla pizza e con questa so che ho messo tutte d’accordo.
La posa da cretina comunque è gratis.
Per sentirsi onnipotenti basta un maglioncino colorato
Veniamo nuovamente alle giornate in cui ci sentiamo in grado di saltare le staccionate alla Fiona May quando vinceva l’oro nel salto in lungo: in quei giorni che partono già carichi, mettersi un maglione di un colore che, lo so, forse non avete mai considerato, perché da Ottobre a Maggio siamo tutte di nero vestite per le strade (è inutile che neghi, lo so che qualcosa di nero ce l’hai addosso anche in questo momento) abbinato ad un pantalone panna e ad un tacco vi farà sentire davvero onnipotenti.
Parliamo di piume, ad esempio: lo avete mai avuto un maglione con le piume? E un maglione lilla? Osate: acquistare qualcosa che non abbiamo mai indossato prima ci farà sentire orgogliose di noi, ma non azzardatevi dopo l’acquisto a lasciare ammuffire nell’armadio il maglione lilla con le piume, perché la mattina quando lo scartate a favore del solito nero io vi vedo, e vi sgrido!
Concedetevi il diritto al colore. Servirà a colorare la giornata, parola di commessa.
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A novembre non solo capispalla monocolore (di solito nero)
Ecco adesso non vi assicuro proprio per tutto il giorno un sorriso stampato sulla faccia come il mio in questa foto, peraltro palesemente finto e anche un po’ ebete. Però, in un armadio di capispalla rigorosamente monocolore (cappotto nero, piumino nero, 100 grammi nero, trench nero. Lo so che è così.), buttateci un piumino colorato. Si mette con tutto, a differenza dei tacchi non vi farà soffrire e non ha nemmeno bisogno di essere innaffiato come l’ennesima orchidea che mi è stata regalata e il mio pollice nero ha lasciato perire senza pietà.
Questo piumino colorato vi permette persino una gonnella svolazzante, tiene talmente caldo che potete portarlo con qualcosa di corto sotto senza soffrire esageratamente. Doverosa precisazione: se lo portate per un’intera serata fuori dal locale con la gonna senza calze come facevo io nella mia beata ingenua gioventù, chiaro che soffrirete. I consigli della commessa sono pur sempre da usare con parsimonia, non vorrò essere mai la responsabile dei vostri illici e i trillici ibernati e del raffreddore del giorno dopo e della mamma arrabbiata.
Cosa indossare a novembre quando non hai voglia di pensare
A prescindere dalla quantità di carica mattutina, dobbiamo considerare anche il poco tempo e la non voglia di pensare.
Non so voi, ma io anche se mi sveglio carica come Sailor Moon quando invocava il potere del cristallo di luna, spesso non ho tempo e devo correre. E se non ho tempo non posso pensare a cosa mettermi e quindi è molto conveniente avere una serie di maxi maglie che fanno da abiti e non necessitano di abbinamenti. Allunghi la mano, afferri il capo et voilà che sei vestita!
Ecco che grazie a queste magnifiche invenzioni stiamo senza pensieri, andiamo a mangiarci le grane della giornata con nonchalance, come si mangiano i Coco Pops a colazione nel latte.
Ricapitolando:
possiamo svegliarci col razzo a propulsione che portò Mago Merlino a Honolulu o con la carica del bradipo, possiamo dispensare paceamoregioiainfinita o mordere alla prima parola storta,
comunque sia prendiamoci il diritto allo stivale morbido e caldo se ci va, o prendiamoci il diritto al tacco che ci farà sentire col mondo in mano di prima mattina se ci va.
Prendiamoci il cavolo di diritto di essere quello che vogliamo.
In tuta, acide, dolci, sofisticate in tacco dodici, rock’n’roll e borchie e scorbutiche.
Che sia con un po’ di colore nell’armadio, però, per cortesia. Perché adesso fate così, ma lo so che a Dicembre poi vi vedo tutte vestite di rosso!
Commessa e Consulente d’immagine