La responsabilità di crescere un figlio maschio
Quando una coppia decide di avere un bambino non si rende conto fin da subito della grande responsabilità che ha. Quando per la prima volta ho visto mio figlio era un cosino minuscolo, uno sfarfallio lungo 5 millimetri, l’abbiamo voluto, desiderato ardentemente, l’abbiamo visto crescere dentro di me ed ora è qui, reale, vero, grande (seppur sempre piccolo) e cresce, cresce, cresce ogni giorno a vista d’occhio.
Con il suo arrivo mi sono spesso fermata a riflettere, immaginare, fantasticare: come sarà da grande, chi sarà, come si comporterà, cosa sceglierà di studiare, quale sport praticherà, che amici avrà, che scelte farà.
E in tutte queste riflessioni ho capito che se crescere un figlio è una grande, grandissima responsabilità, crescere un figlio maschio lo é ancora di più: in questo schifo di mondo la responsabilità si fa enorme.
Sogno per te, figlio mio, un mondo senza guerre, un mondo senza diversità di colore, di sesso, fatto di persone gentili e buone, un mondo altruista, un mondo che oggi, ahimè devo ammettere con rammarico, é solo una grandissima utopia.
E allora cosa fare? Io il mondo non lo posso cambiare, no da sola non posso, non riesco, ma nel mio piccolo una cosa la posso fare, eccome se posso: posso insegnarti ad essere una persona corretta, posso insegnarti ad amare il prossimo, ad essere gentile ed altruista con tutti, devo insegnarti che la violenza é la cosa che dovrai sempre evitare verso tutto e tutti.
Ed è proprio sulla violenza che mi voglio concentrare, una violenza che oggi dilaga in ogni angolo delle strade: uomini che uccidono altri uomini perché hanno il colore dicerso della pelle, uomini che uccidono le donne con una violenza disumana, brutale, ingiusta perché non accettano di non essere più amati, perché non accettano di essere contrariati, uomini che sfruttano, torturano, molestano, uccidono bambini, le creature più innocenti sulla faccia della Terra, coloro che non dovrebbe essere nemmeno sfiorati, uomini che in nome di un Dio che a me pare essere più un demone, si sentono in diritto di privare famiglie di padri, madri, figli in modo del tutto arbitrario ed ingiusto.
Ma che cosa sta succedendo? Che cosa c’è nell’aria, nella testa delle persone? Ma dove andremo a finire?
Affogheremo nel sangue, nell’odio, nello schifo. E questa è vita?
No, non lo è affatto! Io forse sogno la valle incantata, ma credo che un mondo migliore sia possibile e lo sarà solo se iniziamo dalle piccole cose, dai piccoli gesti, quelli semplici, veri e puri, se iniziamo dai nostri figli.
Mamme, ma soprattutto mamme di maschi di questa nuova generazione, insegniamogli l’amore, la gentilezza di un fiore regalato, la delicatezza di una carezza, la purezza di un bacio.
Non difendiamoli sempre, non giustifichiamoli sempre, anche i nostri figli possono sbagliare ed è proprio dagli errori che potremo insegnarli ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
La violenza, le brutte parole, la rabbia lasciamole fuori dalla porta quando stiamo con loro. Ascoltiamoli, diamogli attenzioni. Cerchiamo di farli diventare degli uomini migliori di quelli che oggi ci sono in giro, delle persone indipendenti, ricchi di interessi, che abbiano sempre sete di sapere e conoscere, che sappiano prendere, ma anche lasciar andare, che non si sentano mai superiori a niente e a nessuno, che credano nella bontà e nel suo potere.
Questo è il nostro compito, questa è la nostra immensa responsabilità!
sono mamma (da poco) anche io di un maschietto….e sono d’accordissimo con te :*
Ti ringrazio Lidia… io non so più davvero cosa sta succedendo: il mondo sta impazzendo e fa paura!
Francy…che bello questo post!!!
Una ventata di aria buona sul viso…questa la sensazione nel leggerlo!
Bravissima!
Bacio
Ma grazie Tizi, sei davvero un tesoro.
Io davvero vorrei con tutta me stessa che ci impegnassimo davvero tutte per crescere degli uomini e non delle cacche, come certi individui che ci sono in giro!
Ho appena letto il tuo post, complimenti davvero bellissimo!!!
Io sono mamma di due bimbe e quando ero in attesa speravo di avere delle figlie femmine, perché penso che crescere un maschietto sia molto più difficile ed è una grossa responsabilità, come scrivi te.
Io sono stata accontenta e sono felicissima così, però ogni tanto mi chiedo: “e se avessi avuto un maschietto sarei stata capace?”
Grande rispetto per le mamme di maschietti 🙂
Ti ringrazio Simona per questo tuo commento.
Crescere un figlio maschio non credo sia più difficile, credo che in generale essere genitore sia difficile.
C’è chi lo fa con troppa ansia e chi con troppa leggerezza.
Io ho delle resposabilità importanti, questo è certo, ma anche tu ne avrai, perchè purtroppo in questo modo anche le donne devono imparare a non farsi sottomettere, ma non devono essere troppo presuntuose, ma soprattutto devono imparare a non svendersi mai, a credere sempre in loro stesse, a non dimenticarsi mai chi sono, ad inseguire I propri sogni e a non farsi mai mettere I piedi in testa da nessuno.
Un abbraccio e grazie ancora,
Francy