Com’è andata a finire con Baby Bazar?
Com’è andata a finire da Baby Bazar? Hanno venduto tutto? E’ rimasto qualcosa invenduto? Cosa devo fare? Alcuni oggetti che avevo portato sono stati acquistati, altri invece rimangono ancora invenduti.
Per quelli venduti sono felice perche so che qualcuno iniziando a vivere nuovi momenti speciali con i propri bimbi portandosi con se un pezzetto del mio cuore, ora questi oggetti vivranno ancora una nuova vita e non andranno accantonati in un angolo della cantina perché “sono un ricordo”. Per quelli invenduti sono comunque fiduciosa, presto verrò contattata e in accord col personale valuteremo se abbassare ulteriormente il prezzo oppure devolverli in beneficienza oppure ancora ritirarli (ma credo che quest’ultima opzione, per quel che mi riguarda, non verrà presa in considerazione).
Ma facciamo un passo indietro: cos’è Baby Bazar? Baby Bazar è un negozio, o meglio una catena di negozi presenti in tutta Italia che vende articoli per bambini di seconda mano. Qui è possibile acquistare, ma anche vendere. Il personale altamente qualificato, disponibile e cordiale vi guiderà in entrambe le esperienze.
Io da Baby Bazar ho scelto di mettere in vendita degli oggetti che il mio bimbo non userà più ed oggi ogni oggetto è stato venduto ed ora sono pronta per andare a ritirare i miei guadagni presso il punto vendita. Sto andando a riscuotere la mia parte, ma vi dico la verità, con me sto portando ancora una nuova borsa di ricordi, un bagagliaio pieno di oggetti che Alessandro non userà più e che saranno sicuramente più utili ad una nuova famiglia.
Questa volta porto anche dei vestitini, perché se anche non dovessero essere venduti so che saranno devoluti in beneficienza e andranno sicuramente a qualcuno che ne avrà bisogno e saprà farne un ottimo uso.
Questa esperienza con Baby Bazar mi ha fatto conoscere una realtà che non ho mai considerato davvero, mi ha fatto lavorare su me stessa facendomi prendere coscienza di quanto i ricordi non siano legati agli oggetti ma risiedano all’interno della mia mente e lì resteranno in eterno.
Liberarsi di oggetti che ormai non usiamo è terapeutico, metterlo a disposizione di qualcun’altra lo è ancor di più, sviluppando il senso di condivisione e della lotta allo spreco che in questo terzo millennio sembra andare tanto di moda.
Non sono un’attività del risparmio, come del bio o si altre tante cose, ma mi reputo una persona dotata di buon senso e sento fortemente che questa soluzione sia un’ottima possibilità per rimettere in circolo oggetti destinati ad un utilizzo molto breve, ma che in realtà hanno un tempo di vita molto lungo.
Consiglio Baby Bazar? Assolutamente si! E se siete approdati a questo articolo solo ora, non posso far altro che consigliarvi la lettura dei due precedenti:
Hai ragione, liberarsi (in generale) degli oggetti che non servono più è davvero terapeutico e dovremmo farlo periodicamente. Io mi propongo sempre di farlo ma a volte rimango bloccata dalla paura di lasciar andare le cose. Ma se ci penso bene, non sono gli oggetti a costruire i nostri ricordi. Devo decidermi una volta per tutte! Un bacio
E’ il tuo momento Ale: parola d’ordine DECLUTTERING 😉
Hai perfettamente ragione, le emozioni di un ricordo non dovrebbero essere legate ad un oggetto ma custodite nel nostro cuore e trovo che questo sia un messaggio fondamentale anche da trasmettere ai propri figli. Con Riccardo, almeno una volta l’ anno, prepariamo una scatola con dei giochi che non usa più da portare all’ asilo, in questo modo educhiamo i bimbi ( e lui è figlio unico) alla condivisione. Ammetto che ci sono alcune cose che penso continuerò a conservare nel mio baule dei ricordi, ma per tutto il resto credo che BABY BAZAR sia un’ ottima soluzione!
Hai proprio ragione Cla: è bello donare ai nostri bimbi, ma è altrettanto bello insegnare a loro volta a donare agli altri.
Un abbraccio