Pur di non fermarsi mai spesso tendiamo a riempire la giornata di impegni e attività. Saltiamo da un posto all’altro e da un ruolo all’altro (figlia, mamma, moglie…) senza mai fermarci e chiederci: cosa fare per prendersi cura di se stesse? Io di cosa ho bisogno?
Si avvicina l’inverno e la cosa che amo di più di questa stagione sono i pomeriggi durante il weekend quando posso godermi il mio Alessandro, la mia casa. Un bel film o un cartone animato alla tv, la copertina sulle gambe e magari una tazza di tè o tisana calda tra le mani sgranocchiando biscotti fatti in casa.
Ho sempre cercato di rispettare i tempi del mio bambino, di assecondare le sue inclinazioni, di sostenerlo mentre faceva piccoli passi avanti, ma a volte non sono stata capace di aspettare, lo ammetto: questo è un mio grande difetto. Quando decido che è ora di fare una cosa mi intestardisco e insisto, insisto e insisto ancora, ovviamente senza ottenere alcun risultato.
La vita è frenetica, si sa, a volte il tempo scorre via velocemente e nemmeno ce ne accorgiamo. Corri di qua, corri di là, sveglia presto, alzati, colazione, vestitizione e poi corri a portare Alessandro dai nonni, corri a lavoro, terminato l’orario lavorativo corri a riprendere il cucciolo, corri a casa e corri, corri, corri… una vita sempre di corsa, e pensare che non perdo nemmeno un’etto, ma com’è possibile?!
Ci sono polemiche che a volte nascono non poi così tanto per caso. Diciamoci la verità, a volte esasperare le situazioni le mette più in evidenza. Di cosa stiamo parlando? Ma naturalmente della polemica sull’allattamento!
Non sono una spasmodica osservatrice di inci e ingredienti vari, ma per Alessandro ho sempre cercato di essere più attenta! Ho sempre cercato di acquistare prodotti Bio, anche durante lo svezzamento e per la cura del suo corpicino. Ben presto ha iniziato a mangiare ciò che mangiamo noi e quindi la cura che ho sempre avuto per lui ho dovuto farla diventare un’attenzione per tutta la famiglia. Sarò sincera, non mi sono mai fermata davanti agli scaffali del supermercato per guardare la composizione di un prodotto, spesso mi affidavo al
Una volta quando andavo al ristorante con la mia mamma e il mio papà, per intrattenermi, portavano con se Barbie, matite e carta, pupazzetti vari… Ora i tempi sono cambiati e anche i nostri bimbi con loro. La tecnologia ormai la fa da padrone: noi non possiamo più vivere senza i nostri smartphone e loro, i nostri cuccioli, ci imitano e vogliono fare quello che facciamo noi, usare quello che usiamo noi. E così mi ritrovo spesso a portar via il mio iPhone dalle mani di Alessandro: lui vorrebbe scattarmi foto,
Ho sempre pensato che nella vita avrei avuto due figli: un maschio ed una femmina. Quando aspettavo Alessandro e ancora non sapevamo sarebbe stato un maschietto, tutti ci chiedevano cosa avremmo desiderato e di getto, dopo aver pensato che la cosa più importante era che fosse sano, pensavamo ad una femminuccia. Ma mai fui più felice di scoprire che sarebbe stato un maschietto: quel giorno scattò in me qualcosa che non saprei spiegarvi! Era come se lo avessi desiderato da sempre. Ed oggi, nonostante sia normale provare un amore folle
Tempo fa scrissi un post dal titolo IO ESISTO nel quale raccontavo come ho vissuto la mia maternità e quindi la mia vita dopo l’arrivo di Alessandro. Ed oggi ancora mi ritrovo qui a riflettere sulla gioia dell’essere mamma, una gioia inspiegabile, che va al di là di ogni immaginazione, che nemmeno io a parole so spiegare. Ci sono momenti che cambiano la vita e la nascita di mio figlio lo è sicuramente stato: se prima pensavo a fare le ore piccole nel weekend, oggi ringrazio il cielo di poter
Sabato 16 gennaio, nella deliziosa cornice del negozio Do-Knit nel cuore di una Milano incantevole e frenetica, ho partecipato alla presentazione del libro della mia amica Samanta (@follow_the_crochet) dal titolo Baby Uncinetto. In questa occasione ho avuto modo di riabbracciare vecchie e nuove amiche Roby, Veronica, Ilaria Fabrizia, Giusy, di toccare con mano i lavori di Sami, toccare i preziosi filati di Betta Knit utilizzati per la realizzazione dei lavori presenti nel libro e di consegnare la sua copia autografata a Veronica. Il tutto in un clima del tutto informale, una