Si avvicina l’inverno e la cosa che amo di più di questa stagione sono i pomeriggi durante il weekend quando posso godermi il mio Alessandro, la mia casa. Un bel film o un cartone animato alla tv, la copertina sulle gambe e magari una tazza di tè o tisana calda tra le mani sgranocchiando biscotti fatti in casa.
Ho sempre cercato di rispettare i tempi del mio bambino, di assecondare le sue inclinazioni, di sostenerlo mentre faceva piccoli passi avanti, ma a volte non sono stata capace di aspettare, lo ammetto: questo è un mio grande difetto. Quando decido che è ora di fare una cosa mi intestardisco e insisto, insisto e insisto ancora, ovviamente senza ottenere alcun risultato.
La vita è frenetica, si sa, a volte il tempo scorre via velocemente e nemmeno ce ne accorgiamo. Corri di qua, corri di là, sveglia presto, alzati, colazione, vestitizione e poi corri a portare Alessandro dai nonni, corri a lavoro, terminato l’orario lavorativo corri a riprendere il cucciolo, corri a casa e corri, corri, corri… una vita sempre di corsa, e pensare che non perdo nemmeno un’etto, ma com’è possibile?!
Ci sono polemiche che a volte nascono non poi così tanto per caso. Diciamoci la verità, a volte esasperare le situazioni le mette più in evidenza. Di cosa stiamo parlando? Ma naturalmente della polemica sull’allattamento!
Pianti, capricci, monellate pazzesche, scene che Mario Merola gli fa un baffo, momenti di cozzite acuta, dispetti a non finire, ascolto zero e chi più ne ha più ne metta…eccolo è lui: il tipico duenne del XXI secolo! E chi sarebbero quei due da cui diffidare e stare attenti?