Thailandia: itinerario in famiglia tra città, templi e mare
Thailandia: itinerario in famiglia tra città, templi e mare. Questa è la nostra esperienza, il nostro primo viaggio in 3 in un altro continente completamente organizzato in autonomia, tra Bangkok, isole e città sacre.
Sono tornata da poco più di 24 ore e ho deciso di raccontarvi subito, a caldo, il nostro viaggio in Thailandia: una vacanza molto intensa, a tratti poco rilassante, ma ricchissima di bellezza.
Una cultura a noi assolutamente sconosciuta, odori, sapori, usanze, sorrisi, che non sappiamo ancora dire quanto ci ha conquistati, perchè dei ritorni dopo un viaggio amo quel riassaporare tutto ciò che abbiamo vissuto ripercorrendolo e vedere cosa si è fermato sul cuore e nella mente.
Come raggiungere la Thailandia?
Ovviamente in aereo, a voi la scelta della compagnia. L’unica compagnia che compie un volo diretto dall’Italia a Bangkok è la Thai Airways. La comodità è ovviamente affiancata in modo direttamente proporzionale al prezzo: il più caro (generalemente).
Noi abbiamo scelto Emirates con uno scalo di circa 3 sole ore a Dubai: la scelta è ricaduta su questa compagnia per via dei prezzi (all’epoca del nostro acquisto i più economici) e in base a date e combinazioni di durata di viaggio.
Tratte interne
Il nostro viaggio prevede tre spostamente interni allo stato della Thailandia. Spostamenti che abbiamo scelto di fare in aereo, ma che eventualmente potete prevedere di fare in treno e barca (laddove necessario) se siete più avventurosi.
Bangkok – Koh Samui / Koh Samui – Chiang Mai / Chiang Mai – Bangkok
I voli sono stati tutti trovati tramite SkyScanner sito molto utile che ti consente di partire visualizzando la combinazione dei voli su un calendario mensile: una volta impostata la tratta (andata e ritorno o one way) nello spazio dedicato alle date, vi basterà scegliere “tutto il mese” e vi apparirà sotto ogni data del mese il prezzo più basso di quel giorno. Ovviamente poi la ricerca va’ affinata, ma è gia un’ottima base di partenza.
Come prenotare gli alloggi
Noi abbiamo prenotato tutti gli alloggi tramite Booking.com e a tal proposito vi voglio dare dei consigli:
- cercate sempre strutture con un punteggio superiore al 9
- cercate hotel con cancellazione gratuita e tenete monitorati i prezzi, se vedete che il prezzo dello stesso hotel cambia almeno potrete cancellare la prenotazione e rifarla al prezzo migliore (a me è successo con l’hotel di Bangkok)
- se avete bambini sotto i 6 anni fate una ricerca indicando che il bambino ha 10anni (per esempio), altrimenti il rischio sarà quello di non avere il letto per il bambino, perchè i bambini sotto una certa età, se dormono nei letti presenti, non pagano e spesso nelle camere non c’è posto per aggiungere un letto.
- si può spendere poco per gli alloggi, ma non esagerate. Noi spendendo qualche decina di euro in più avremmo trovato soluzione decisamente migliori. Ma va bene così, era comunque tutto pulito e siamo stati sempre e comunque benissimo.
Come muoversi in Thailandia
Generalmente ci si muove in Taxi: esistono Taxi regolari, ma anche i ben più noti Tuk Tuk, ci sono anche dei PickUp (soprattutto su Chiang Mai e Koh Samui) una sorta di taxi collettivo che ad un prezzo molto basso ti consentono di muoverti dove preferisci ed infine gli SCONSIGLIATISSIMI Taxi scooter (su qualsiasi sito io abbia guardato questo tipo di trasporto sotto forma di taxi è assolutamente sconsigliato, sarà per via della loro guida pazza?).
Potete anche affittare auto e motorini, ma ricordatevi che la guida è all’inglese, ovvero a sinistra. Noi abbiamo affittato uno scooter sull’isola di Koh Samui sul quale siamo andati in 3. Sembrerebbe sia consentito. Noi abbiamo osato. L’isola è davvero tranquillissima ed è stato bellissimo trascorrere una giornata in sella tutti insieme. Risate a non finire. Abbiamo girato tanto e abbiamo speso pochissimo: l’affitto infatti è di 200 bath (circa 7€) per 24h. Unico problema: non c’è assicurazione! Se ti rubano lo scooter, lo devi ripagare per intero.
Come comunicare telefonicamente dalla Thailandia
u a volta arrivati in aeroporto, tra le prime cose da fare, dopo la compilazione del visto gratuito da consegnare all’ufficio passaporti, dopo aver ritirato le valige e cambiato gli euro in bath, bisogna acquistare la SIM ricaricabile Thailandese che prevede già delle tariffe apposite per i turisti.
Io ho trovato quella della compagnia telefonica D-tac che con 600 bath circa mi ha consentito di avere 6 giga di connessione per coprire le enormi distanze e comunicare con chiuque.
Thailandia: itinerario in famiglia tra città, templi e mare
Bangkok
Giorno 1
Bangkok è una metropoli che conta più di 8 milioni di abitanti dove regna il contrasto tra il vecchio e il nuovo. Una metropoli trafficatissima, dal clima caldo umido (caldissimo e umidissimo), pregna di smog. Costellata di grattacieli circondati da vecchie abitazioni il tutto avvolto da cavi di fili elettrici che penzolano tra un palo e l’altro formando degli ingarbugli pazzeschi.
Il primo giorno ci siamo rilassati nella piscina del nostro hotel, cercando di prendere il più velocemente possibile il fuso orario.
Non vi menziono il nostro hotel in quanto non mi sento di consigliarvelo. Non era male, tutto era pulito e la nostra camera davvero gigantesca, era più un appartamento tant’è che aveva anche la cucina, ma la struttura era davvero molto, molto datata e merita una ristrutturazione generale. Eravamo in zona Lumphini Park, ma se dovessi scegliere ora una zona, alloggerei a quell’altezza ma più verso il fiume (per capirci meglio, direi più vicino al noto Hotel Lebua, conosciuto per aver ospitato il film Una Notte da Leoni).
La sera siamo andati all’Asiatique The Riverfront, un grande centro commerciale all’aperto. Ma non pensate ai nostri centri commerciali: qui troverete una vasta zona di bancarelle di prodotti tipici, artigianato locale, souvenir e poi ristoranti, bar e gelaterie, ma anche giostre (costosissime).
Giorno 2
Il secondo giorno ci siamo subito diretti nell’area storica di Bangkok dedicandoci alla visita del Palazzo Reale e al Wat Pho che ospita il famosissimo Buddha Sdraiato.
Purtroppo non abbiamo potuto visitare il Wat Arun che si trova sull’altra riva del fiume in quanto io non mi sentivo bene: il caldo umido e l’uscita del sole han fatto sì che la mia pressione crollasse (non vi spaventate, non è per tutti così, anzi! Alessandro e Giacomo stavano benissimo.). Pertanto abbiamo dovuto rinunciare, ma la giornata prevedeva la visita di questi tre antichi monumenti storici.
L’ingresso al Palazzo Reale è di 500 bath (circa 15€) ed è l’ingreso più caro. Uno dei siti storici di Bangkok, è l’antica dimora del Re e del governo amministrativo. Dire che è affollato è un eufemismo. Qui si trova il preziosissimo Buddha di smeraldo che però non è assolutamente possibile fotografare.
L’ingresso al Wat Pho è di 200 bath (circa 6€). Il Wat Pho ospita il famosissimo Buddha Sdraiato, la statua del Buddha più grande di tutta la Thailandia, lungo 43 metri e alto 15 metri, completamente ricoperta d’oro.
L’ingresso al Wat Arun, dalle info trovate su internet, sembra sia di 100/150 bath (3/4,50€).
I bambini sotto i 1,20 m non pagano l’ingresso in nessuno di questi luoghi.
Architetture ricchi di sfarzo, dettagli perfettamente curati, luccichii. Si respira sempre una grande pace e serenità. Ho adorato questi posti.
Dress Code nei templi
Nei templi è necessario per le donne avere le spalle coperte (è sufficiente una t-shirt) e una gonna sotto il ginocchio. Per gli uomini niente pantalocini corti. Qualora il dress code non fosse consono all’ingresso vendono tutto il necessario per adeguare l’abbigliamento al luogo. All’interno dei templi si entra sempre scalzi, se non volete entrare a piedi nudi portatevi dei calzini, ma vi assicuro che ognuno di questi luoghi è pulitissimo.
Giorno 3
Ci siamo dedicati ai mercati, i due mercati più famosi di Bangkok, anche se dire ” di Bangkok” è errato dato che si trovano a più di 70 km di distanza. Sto parlando del Mercato Galleggiante Damnoen Saduak e il Mercato del Treno noto anche come Maeklong Railway Market.
Per arrivarci potete usufruire di tour organizzati in ogni hotel, ma vi avviso, sono molto cari. Altrimenti potete affidarvi alle agenzie turistiche che trovate in loco lungo le strade, ma anche in quel caso i prezzi sono altini. Certo avrete il vantaggio di avere una guida, ma anche di far parte di una escursione di gruppo e non so dirvi di quante persone siano composte queste esperienze. Oppure potete muovervi autonomamente con un autista o un taxista. Noi siamo stati molto fortunati perchè parlando con dei ragazzi italiani all’interno dell’hotel abbiamo avuto il contatto di questo Taxista bravissimo che ci ha portati, aspettati e riaccompagnati a Bangkok per l’intera mattinata a soli 1500 bath (45€ circa).
Il Damnoen Saduak è il mercato galleggiante più famoso e anche più turistico. Infatti ormai è frequentato solo da turisti, i local non acquistano più qui. L’ideale sarebbe arrivare qui all’alba, quando tutto è perfetto e intatto e le uniche barche che si muovono sui canali sono quelle autetiche, a remi. Noi siamo partiti presto, ma di certo non siamo arrivati all’alba. Abbiamo preso una barca a motore e abbiamo fatto un giretto di un’ora (il costo è di 2000 bath per tutti e 3 – circa 60€). Nei canali che portano al mercato, le imbarcazioni vanno velocissime e anche qui possiamo dire che guidano come dei pazzi. All’interno del mercato siamo rimasti imbottigliati nel traffico. Ma che dire: un’esperienza davvero pazzesca, imperdibile, da fare assolutamente. Le immagini spero parlino abbastanza.
Il Maeklong Railway Market mi ha addirittura emozionata. L’ho sempre visto nei documentari alla tv e non potevo crederci di essere davvero lì. Siamo stati fortunati, siamo arrivati alle 11.10, il tempo di passeggiare un pò sui binari e trovare il nostro posticino, alle 11.30 il treno è passato ed è stato pazzesco. Annunciato dallo squillo di alcune sirene, tutti i commercianti hanno iniziato a coprire la merce e ad alzare i tendoni. Il treno passa proprio al millimetro andando a passo d’uomo tra merce e persone. Davvero pazzesco.
Giorno 4
Il quarto giorno è andato un pò perso, purtroppo la mia pressione sempre bassissima e il traffico assurdo della città ci hanno fatto evitare di rischiare una nuova avventura. Altre cose che comunque avremmo potuto fare: una visita a ChinaTown oppure Kahosan Road, oppure ancora la visita al Wat Saket, il monte d’oro.
Nel pomeriggio siamo finalmente volati al mare.
Koh Samui
Giorno da 5 a 10
Durante il periodo estivo è consigliato andare nel Golfo del Siam quindi sulle isole come quelle di Koh Samui, Phangan e Tao. Nel mare delle Andamane ci sono scorci ben più noti e particolari, come quelli di Krabi e Phi Phi Island, ma questo è periodo di monsoni e il brutto tempo non è solo un rischio.
Noi abbiamo scelto di trascorrere la nostra settimana di mare sull’isola di Koh Samui, in particolare siamo stati nella zona di Chaweng Beach che io ho adorato: ricca di vita, ristoranti, musica, locali sulla spiaggia, ma assolutamente nulla di invadente.
Chaweng Beach
Chaweng Beach
Dara Restaurant
Abbiamo alloggiato in un hotel che si chiama Lub D, abbiamo scoperto solo una volta lì essere un ambiente super giovane, ma vi dirò la verità: non ci siamo MAI sentiti a disagio. La struttura è nuovissima, tutto è nuovo e pulito. Ha una parte hotel e una parte ostello, ma noi non ci siamo accorti della differenza. Personale che parla benissimo inglese, tutti gentilissimi e reception 24h.
Se vi posso dare un consiglio, quando prenotate, assicuratevi che la stanza sia familiare. Nel nostro caso, avendo un bambino piccolo, ci hanno dato una matrimoniale e… ci siamo arrangiati in altra maniera per “creare” un letto alternativo ad Alessandro (una volta arrivati non c’erano camere familiari disponibili).
Crystal Bay
Cosa fare a Koh Samui? Godersi il mare! E’ davvero stupendo. La nostra spiaggia era davvero bellissima: colori stupendi e un leggero digradare, perfetto anche coi bambini piccoli.
Altre spiagge che abbiamo visto e adorato: Crystal Bay e Lamai.
Lamai Beach
Lamai Beach
Per godervi i tramonti dovete andare sull’altro lato dell’isola però!
A Koh Samui ci sono anche moltissime attività, ma ve ne parlerò in un nuovo articolo.
Chiang Mai
Giorno 11
Dopo il mare abbiamo preso un nuovo volo per Chiang Mai.
Abbiamo alloggiato in un Homestay molto carino (ma senza ascensore) all’interno delle mura della città antica.
Qui ad ogni passo si trova un tempio, c’è una concentrazione elevatissima di costruzioni sacre e ognuna è bellissima e meriterebbe una visita.
Noi abbiamo cercato di concentrarci sulle più importanti.
Il primo giorno ci siamo dedicati al Wat Phra Sing.
L’ingresso è di 20 bath (circa 50 cent – i bambini non pagano).
E la sera, essendo sabato, ne abbiamo approfittato per passeggiare per il Saturdaynight Market, un vero e proprio mercato da non perdere, frequentato da local e turisti dove avremmo potuto mangiare street food, ma una pioggia battente ce l’ha impedito.
Giorno 12
Abbiamo dedicato questa giornata ad una delle esperienze più belle che avremmo potuto fare, quell’esperienza che ci ha fatto rinunciare alla visita della cittadina di Chiang Rai (3 ore di auto di distanza), ma che ne è valsa assolutamente la pena.
Abbiamo visitato il Chiang Mai Elephant Home, uno dei numerosi centri di recupero di animali maltrattati che provengono dal circuito del business del turismo e che oggi vengono invece curati nella rigogliosa natura del nord della Thailandia.
Un’esperienza incredibile di cui vi parlerò più approfonditamente in un nuovo articolo.
Il costo a persona è di 1700 bath (circa 50€ – Alessandro non ha pagato) spesi benissimo!
Giorno 13
Ultima giornata a Chiang Mai, ci siamo dedicati alla visita di un altro meraviglioso tempio, forse il più bello di tutta la vacanza: Wat Chedi Luang. Qui ho respirato davvero una pace pazzesca, pochissimi turisti e la presenza costante di monaci che camminano o meditano qua e la.
L’ingresso costa 40 bath (poco più di 1€ – i bambini non pagano).
Nel pomeriggio abbiamo preso il volo che ci ha riportati a Bangkok.
1 notte: Bangkok
Giorno 14
la sveglia prestissimo, abbiamo dormito a 10 minuti dall’aeroporto di Bangkok per prendere il volo che ci avrebbe riportato a casa.
Abbiamo alloggiato al QG Resort, un piccolo hotel a 2 stelle il cui proprietario è un francese.
Ci siamo trovati benissimo e consigliamo questo piccolo hotel proprio se come noi dovete partire presto oppure se siete solo di passaggio.
Spero di avervi dato tutte le informazioni necessarie, non esitate a farmi qualsiadi domana vi possa essere utile.