The Floating Piers

Potevo forse mancare all’evento dell’anno? La novità di questa estate 2016? Ovviamente no, e grazie alla perfetta organizzazione di mia sorella, questo weekend i nostri piedi si sono posati sul tappeto arancione più famoso del momento: The Floating Piers.

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Consci del caldo torrido scoppiato, delle lunghe ed estenuanti code causate dalla fiumana di gente accorsa per diventare protagonista dell’opera d’arte dell’artista contemporaneo Christo costata più di 15 milioni di Euro, ed ovviamente consce di avere al seguito un bimbo di due anni e mezzo ed una bimba di 5 anni e mezzo, abbiamo cercato di aggirare l’ostacolo coda-caldo prendendo il battello da Sarnico, prenotato con cirva una settimana o forse due d’anticipo approdando su Montisola e facendo così il percorso inverso: dall’isola verso la terra ferma. O meglio dalla grande isola verso la più piccola isola di S.Paolo.

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Un’esperienza affascinante ed emozionante per tutti, grandi e piccoli.

Abbiamo camminato scalze per tutto il tempo ondeggiando sulla piattaforma, abbiamo saltato, scattato tantissime foto, abbiamo dato da mangiare ad anatre e cigni, i bimbi si sono divertiti, non senza la nostra ansia con la paura che cadessero nel lago, cosa che ovviamente non è accaduta.

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Mi ha piacevolmente stupito la perfetta organizzazione, la sicurezza, i costanti controlli.
L’affluenza è davvero tanta, abbiamo trovato persone di ogni tipo, anche due sposi e dei ballerini di tango.
È stata davvero un’esperienza suggestiva è particolare, imperdibile e indimenticabile!

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Un’installazione che ha suscitato non poche polemiche, nel bene e nel male. Chi si è lamentato dei disagi, dello sporco, dello spreco di risorse impegnate nella protezione, prevenzione, organizzazione, pulizia, sicurezza; chi ha avuto addirittura il coraggio di dire che tutta questa gente in visita non abbia portato guadagni ai commercianti dei piccoli paesi coinvolti. Per fortuna invece ci sono anche i sostenitori della creazione colossale e ambiziosa di Chrito: grazie alla sua opera, infatti, le bellezze del lago di Iseo sono state riportate in auge anche a chi lo conosce meno o addirittura per nulla, offuscato dalla notorietà dei laghi circostanti (Garda e Maggiore), i ristoranti, i bar e tutte le strutture di ristoro prese letteralmente d’assalto per pranzo, cena, o anche solo per un po’ d’acqua, un gelato o un caffè.

Basti pensare a noi che abbiamo prenotato con due settimane di anticipo il ristorante per la cena al rientro dal battello, proprio per essere più tranquille, avendo con noi i nostri bimbi.

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Un successo non solo mediatico, insomma, per Christo e la sua installazione, un’esperienza che ci ha rapito il cuore, una piacevole sensazione di trovarsi il mezzo al lago, al pelo dell’acqua, camminando sulla sua superficie.

Ieri è stato l’ultimo giorno, ma per chi comunque volesse saperne può cliccare QUI.

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